Jim lo sfregiato

Jim lo sfregiato

Thriller, noir, di Steve Sekely, Stati Uniti, 1948.
Appena uscito di prigione, John Müller (Paul Henreid) organizza una rapina in un casinò illegale gestito dal gangster Rocky Stansyck (Thomas Browne Henry). Il furto non va a buon fine, ed i mafiosi catturano alcuni degli uomini di Müller e li costringono ad identificare gli altri per eliminarli. Stansyck è conosciuto per la bravura di trovare ed eliminare i suoi avversari anche dopo anni, quindi Müller decide di nascondersi. Accetta un lavorativo suggerito dal suo onesto fratello, Frederick (Eduard Franz), ma capisce che lavorare onestamente per guadagnarsi da vivere non fa per lui. Un incontro con il dentista Dr. Swangron (John Qualen) rivela che Müller assomiglia esattamente a uno psicoanalista che lavora nella stesso palazzo, il Dr. Bartok, l'unica differenza è una cicatrice sul lato sinistro del viso del medico. Cogliendo l'occasione, inizia a indagare su Bartok, introducendosi anche nel suo studio per analizzare i suoi documenti. Viene scoperto dall'assistente del medico, Evelyn Hahn (Joan Bennett). Lo scambia per il suo capo e lo bacia, ma capisce subito che è qualcun altro.

Il film è uscito al culmine dell'epoca del film-noir, realizzato con una produzione indipendente. E' basato sul romanzo del 1946 con lo stesso titolo scritto da Murray Forbes. Le scenografie del film sono disegnate dall'art director Edward L. Ilou. Buon cast, un finale desolante e fotografia in stile noir assolutamente sbalorditiva nella città di a Los Angeles, realizzata da John Alton. Joan Bennett era davvero perfetta per i film noir come questo, come aveva già dimostrato in 'Scarlet Street'. Tutto rimane nell'ombra a cui appartiene e il mistero va oltre la storia stessa e diventa il mistero delle persone stesse, cosa succede nelle mente dei personaggi, impenetrabili contenitori di segreti.

LINGUA: inglese
SOTTOTITOLI: italiano

Jim lo sfregiato